Parabita
Distante dalle belle spiagge del litorale ionico poco più di 10 chilometri, Parabita è un paese dalle origini antiche e dalla morfologia abbastanza singolare per la grande pianura salentina, in quanto è abbarbicato sulla parte sud-occidentale della Serra di Sant`Eleuterio, con quota massima di 195 metri sul livello del mare. Giungendo in paese, basta seguire le indicazioni turistiche per raggiungere il Parco delle Veneri, cioè il luogo in cui si trova la grotta dove furono ritrovate le famose statuette di osso di cavallo o di bue, raffiguranti due donne incinte, “le Veneri”, risalenti addirittura a 20mila anni fa, attualmente esposte presso il Museo Marta di Taranto accanto ad altri reperti ritenuti importantissimi, come lo Zeus di Ugento e l`Atleta di Taranto.
Come ogni luogo leggendario che si rispetti, anche Parabita ha un castello: è il castello angioino del XIV secolo, costruito per la difesa della città. Più volte rimestato nell`aspetto e nella conformazione, il castello che ammiriamo oggi ha la fisionomia impressa nel 1911 dall`architetto Napoleone Pagliarulo, lo stesso che ridisegnò la Basilica della Madonna della Coltura, la più importante struttura religiosa.
L`alto campanile del santuario della Madonna della Coltura, che in occasione della festa patronale ogni anno viene simbolicamente incendiato con uno spettacolo pirotecnico, indica la via ai tanti pellegrini che vi giungono per pregare dinanzi all`affresco bizantino della Madonna col Bambino risalente all`XI o XII secolo. Interessante anche la chiesa madre di San Giovanni Battista e ospita il corpo di San Vincenzo martire, proveniente dalle catacombe di Comodilla di Roma, donato nel 1737 alla famiglia nobile dei Ferrari e da questi, nella persona della contessa Lucia la Greca, donato alla chiesa nel 1851.
In pieno centro storico apre le sue porte ai visitatori anche il Museo del Vino, che trova casa in un antico palmento del 1891. Vi si ammirano antichi macchinari, oggetti e strumenti legati al processo di vinificazione come botti, damigiane, torchi, solfimetri e tanto altro ancora. All`interno vi è anche un centro di documentazione, una raccolta di libri, riviste, pubblicazioni, ma anche opuscoli ed etichette legati alla tradizione vitivinicola salentina, dalle origini.
Abbandonato, in tutta la sua imponenza, all`ingresso del paese sorge anche il convento degli Alcantarini, con accanto la chiesa del Crocefisso, nota anche come di San Pasquale, complesso risalente al 1731 in seguito all`arrivo di quell`ordine in paese. Ancora più antico è il convento di Santa Maria dell`Umiltà che apparteneva all`ordine dei domenicani, con la chiesa annessa dedicata alla Madonna del Rosario, complesso risalente al 1405.
Non storico, ma interessante dal punto di vista architettonico, è il cimitero monumentale di Parabita progettato nel 1967 dallo studio Grau di Roma. Realizzato con manufatti edilizi di cemento armato e carparo, locale pietra calcarea, il cimitero nella sua forma simboleggia l`esplosione di un capitello corinzio. Inaugurato nel 1982, il camposanto è finito sulle più importanti riviste di architettura ed urbanistica, ed ha infiammato critiche e discussioni. Il plastico è esposto in maniera permanente presso il museo Maxxi di Roma.
Fonte: https://www.perledipuglia.it/it/Gallipoli/Parabita/vacanze.html
Gallipoli
Gallipoli – detta la Perla dello Jonio o la Perla del Salento – è una città nella penisola salentina che si trova sulla costa jonica della provincia di Lecce, in Puglia.
Il nome di Gallipoli deriva dal termine “Callipolis” (o “Kale Polis”) che ha il significato di “città bella”. La città è costituita da una parte antica situata ad ovest su un’ isola , che è il centro storico, e da una di più recente edificazione che si trova ad est su di un promontorio.
Una volta Gallipoli era una penisola ma poi, di fronte alle continue minacce dei turchi per secoli sono state il terrore delle popolazioni della penisola salentina, è stata staccata dalla terraferma da un fossato ed è stata chiusa all’interno di alte mura e bastioni lunghe quasi un chilometro e mezzo divenendo di fatto una isola.
Il centro storico della città è una sorta di città di terraferma che galleggia sul mare.
Come la descrive lo storico dell’arte Cesare Brandi:“Resta una città di terra dentro il mare, avventurata nel mare, circondata dai suoi bastioni come un bambino nella carriola”.
Nei primi anni del 1600 fu realizzato il ponte che collega l’isola con la terra ferma. Il centro storico è un borgo medioevale con viuzze strette e torte, bianche costruzioni nel tipico stile del mediterraneo col barocco leccese che adorna balconi e portali spesso costruiti in pietra leccese.
La pietra leccese è una roccia calcarea facilmente lavorabile tanto che spesso è scavata dal vento che nei posti di mare soffia forte e disegna sulle superfici naturali arabeschi che talvolta interagiscono a meraviglia con i fregi del barocco.
Tra i più rilevanti strutture e monumenti di cui è stata dotata Gallipoli vi è il Castello Angioino, la Cattedrale di Sant’ Agata, la Chiesa del Sacro Cuore e la Fontana Greca.
Molto bella dal punto di vista storico e naturalistico è l’isoletta di Sant’Andrea, che si trova a circa un chilometro da Gallipoli ed è dominata da un faro.
Fonte: https://www.gallipolionline.com/
Lecce
Prima tappa delle vostre vacanze: la città di Lecce. Piccola e tranquilla, ma con un centro storico decisamente unico nel suo genere. Numerosissimi gli edifici di pregio, sia sacri che civili. Imperdibili le chiese barocche di Sant’Irene e Santa Croce, caratterizzate da facciate ricchissime di decorazioni e sculture; da visitare il meraviglioso salotto di Piazza Duomo, al cui interno sorgono, oltre alla chiesa principale della città, anche il Seminario ed il Palazzo Arcivescovile.
Non dimenticate anche una sosta in Piazza Sant’Oronzo, che custodisce al suo interno un importante anfiteatro romano. E, dopo il tour, concedetevi una pausa con il favoloso street food della città: rustici, pucce e pasticciotti vi sorprenderanno! Viva la Puglia!
Fonte: https://magazine.trivago.it/cosa-vedere-in-salento-puglia/